
L’ipotesi è che accresca in modo eccezionalmente anomalo la capacità di produrre poesia, di stabilire relazioni sociali armoniose e di progettare la propria esistenza in un orizzonte di senso più vasto. Ciò sarebbe dovuto alla straordinaria altitudine sopra Alghero del Blau e, di conseguenza, alla sua maggiore prossimità a certi superiori avamposti della bellezza, dell’essere e della libertà. Il discorso si chiarirà meglio prendendo in considerazione alcuni casi specifici di cocktail.
Spritz: il più gettonato degli aperitivi, quasi un luogo comune, al Blau si trasforma in un luogo metafisico, qualcosa come una monade leibniziana con una fettina di arancia dentro. Dopo averlo bevuto, alcuni nostri ospiti erano incredibilmente somiglianti a Platone.
Martini: al Blau il Martini oltre che nelle varianti bianco, rosso e dry esiste anche nella variante “Emily Dickinson”. Non sono rari, infatti, coloro che specchiandosi nel proprio Martini, avvolti dalle fiamme purpuree del tramonto che li abbraccia da ogni lato, si lascino andare a considerazione del tipo: “Che l’amore sia tutto è tutto ciò che sappiamo dell’amore”. Da dietro il bancone del Blau, abbiamo intravisto baci leggendari.
Pastis: Sartre sosteneva che nessun parigino può fare un solo passo fuori da Parigi senza chiedersi quanto con ciò si sia allontanato da Parigi stessa. È vero, ma non al Blau. Abbiamo visto parigini, e non solo, con in mano un bicchiere di pastis fissare un punto lontanissimo sul mare e non chiedersi alcunché che fosse realmente misurabile o quantificabile.
Campari soda: in cima al Blau, con un campari soda sul tavolo, davanti allo spropositato profluvio di luce e cielo e mare che ti scende dagli occhi direttamente nel cuore, la prima cosa che possa venirti in mente di fare è imbracciare una chitarra acustica e intonare quel vecchio blues dei Mississippi Sheiks intitolato Sittin’ on Top of the World, quello che alla fine dice: “The lonesome days, they have gone by / Why should you beg me and say goodbye / But now she’s gone, I don’t worry / I’m sittin’ on top of the world”.