
Anche d’inverno possiamo rifugiarci ad Alghero in qualunque momento, per le ragioni più disparate, partendo dai posti più diversi. Facciamo alcuni esempi di città comodamente servite da aeroporti locali.
Siamo a Bergamo e passeggiamo lungo le poderose mura che una Venezia ormai delusa dal mare edificò nel 500 intorno alla città alta. È freddo il giusto, il panorama è splendido, la storia ci sale dal terreno su per le ossa. Manca solo una cosa: manca il mare, agitato (ma non preoccupato) per il vento. Facciamo una cosa. Prendiamo un aereo ad Orio al Serio e catapultiamoci ad Alghero: anche lì ci sono le mura ma da quelle mura si vede, anzi si tocca, il mare.
E che dire di Bologna? È una città talmente bella che abbiamo di sicuro progettato di passarci la vita. Ma a volte ci si annoia lo stesso: siamo un po’ stanchi dei bonghi in Piazza Maggiore e pure dei portici, che proteggono dalle intemperie ma nascondono un po’ troppo il cielo. Anche noi, allora, prenderemo un aereo per andarci a ubriacare di cielo al Blau Skybar.
Cuneo, come diceva Totò, è una città di uomini di mondo: niente di più normale che un cuneese, come se bevesse un caffè, prenda e monti su un aereo per Alghero: “Vun a spané mure!” (letteralmente: “Vado a spannocchiare le more”, cioè “Mi levo di torno”). E se lo fa un cuneese, figuriamoci un milanese che alla sua fitta agenda d’impegni può ogni tanto anche dire di no e chiuderla appena entrato a Linate, pronto a partire anche lui per Alghero.
A Pisa, ogni tanto, l’Arno si fa serio serio, scuro scuro, dondola, si increspa, suggerisce poesie malinconiche, ti dice di seguirlo in mare. Noi lo seguiremo, sì, ma dal cielo, su un aereo che ci porterà ad Alghero: poi magari una molecola di Arno si depositerà sul bagnasciuga e noi, fra tutte le altre, la riconosceremo senz’altro.
A Roma, Alghero la raggiungiamo sia da Ciampino che da Fiumicino. E se per caso tutte le rotte portassero ad Alghero? E se Alghero fosse in realtà Roma? È quel che si chiedono anche a Barcellona, Bratislava, Bruxelles, Bucarest, Eindhoven, Londra, Madrid e Monaco, i cui abitanti atterrano non di rado da queste parti. Siamo perfino pronti a scommettere che anche qualche “fontanasso” trevigiano sia misteriosamente collegato alla nostra città per contorte vie del sottosuolo, sicché Treviso-Alghero è una rotta sotterranea e viscerale, prima ancora che aerea.
Ma vi rendete conto in quante lingue e dialetti normalmente si formula la frase: “Andiamo ad Alghero”?