
Stavamo per scrivere un post sullo schematismo trascendentale nel criticismo kantiano, quando qualcosa o qualcuno ce l’ha impedito, facendoci cadere in testa il calendario che stava appeso alle nostre spalle. Essendo la forza di gravità scoperta ormai da tempo acquisita, abbiamo creduto di dover interpretare questo segno in senso decisamente meno impegnativo. In effetti, se il calendario non ci ha procurato alcuna lesione, è perché a questo punto consta solo di due misere pagine. Già, l’anno sta finendo: questo voleva ricordarci lo spirito frivolo che ha evitato a voi lettori il fardello del post teoreticamente più vertiginoso (e gratuito) nella storia di questo blog.
Ma se l’anno sta finendo, ecco allora cos’erano quei boati, quei lampi colorati, quelle canzoni che ci attraversavano la mente, mentre ancora lottavamo ostinatamente con la Critica della ragion pura di Kant: erano i segnali interiori che annunciavano l’avvicinarsi del Cap d’Any di Alghero, il capodanno più intenso, spettacolare e liberatorio dell’intera Sardegna, e non solo della Sardegna. Infatti, Trivago, uno dei maggiori motori di ricerca al mondo in fatto di turismo, ha indicato Alghero tra le prime dieci destinazioni italiane in cui trascorrere il Capodanno 2016. Il prestigio degli eventi programmati e l’ottimo rapporto qualità-prezzo delle strutture ricettive sono state le ragioni di questo successo.
E allora, con buona pace di Kant, noi intanto è di questo che oggi vogliamo darvi qualche breve anticipazione, riservandoci di tornarci ancora sopra (o, meglio, dentro). Per prima cosa, il concertone quest’anno è affidato a Elio e le Storie Tese. Vero, sono da farti morir dal ridere, loro, ma sono anche e soprattutto musicisti eccezionali, tanto eccezionali che, se quella sera di tutte le note possibili ne restasse soltanto una, pure con quella vi farebbero ballare lo stesso (“Una canzone poco nota / che si fa con una nota”). Poi, c’è il fantasmagorico spettacolo pirotecnico che incendierà il cielo algherese come fosse di petrolio.
Inoltre, ci siamo noi del Catalunya con il nostro Cenone degli Auguri, letteralmente in cima ad Alghero, nella sala panoramica del Blau. Ci siamo noi e, con noi, questa prospettiva mozzafiato sul futuro che sta per arrivare.