Trolley

Sardegna in maschera: gli appuntamenti imperdibili del Carnevale sardo

La Sardegna, isola famosa in tutto il mondo grazie al suo folklore e alle sue tradizioni, si colora con tinte ancora più vivaci durante il periodo del Carnevale. Ecco a voi le tappe e le date più interessanti del Carnevale Sardo 2019.

Cavaliere a Sa Sartiglia

Sa Sartiglia

Foto di Davide Troisi

-

Al famoso Oscar Wilde è attribuito il pensiero secondo cui l’uomo dimostra la sua vera natura solo dietro una maschera. Questo pensiero molto severo è pur sincero: non è forse vero, infatti, che indossare una maschera regala ad ognuno di noi un senso di libertà? E se questo pensiero vale per un singolo uomo, potrà valere anche per un paese e per i suoi abitanti? Se queste domande incuriosiscono anche voi, non possiamo che scegliere le tradizioni della nostra isola come perfetto oggetto di osservazione. Ma attenzione, le celebrazioni del Carnevale sono veramente tantissime, e tra carri allegorici, maschere e infinite varietà di dolciumi, sarà davvero facile perdersi e ritrovarsi confusi. Per aiutarvi a scegliere al meglio in questa bolgia dionisiaca, abbiamo quindi studiato per voi una mini guida al Carnevale 2019, selezionando le località e gli appuntamenti più significativi e diversi tra loro. Perché, anche in questa occasione, la nostra terra sarà in grado di stupirvi con gli usi e con i costumi più vari. Allora preparate la vostra maschera per osservare i festeggiamenti con attenzione o per divertirvi smodatamente senza che nessuno riesca a riconoscervi! Siete pronti? Via:

Carnevale di Bosa

Particolore del Carnevale di Bosa

Foto di Pia Cossu

-

1) Il dissacrante Carnevale di Bosa - Carrasegare ‘Osincu | 21 febbraio - 9 marzo.

A poco meno di un’ora d’auto da Alghero si celebra uno dei carnevali più particolari di tutta la Sardegna: il carnevale di Bosa. In questo borgo coloratissimo, che vale una visita solo per la sua bellezza, la parola d’ordine del Carnevale è “irriverenza”! Proprio così: le maschere delle Attitidoras e di Gioltzi sono, senza alcun dubbio, famose in tutta l’isola per i loro elementi goliardici, nonostante i quali mantengono comunque un radicato richiamo agli aspetti più tradizionali delle celebrazioni dei cicli naturali della vita, della morte e della rinascita. La sessualità e la morte sono i due temi centrali dei festeggiamenti, così particolari da avere, nel tempo, incuriosito addirittura moltissimi antropologi e studiosi.

La manifestazione conserva ancora oggi la caratteristica della spontaneità. Il martedì grasso è sicuramente il giorno più particolare, in cui i festeggiamenti iniziano al mattino e si concludono in tarda notte. Le maschere che popolano il borgo nelle ore di luce appaiono come delle anziane donne vestite a lutto, col volto imbrattato dal carbone, pronte a scomparire dopo il tramonto per lasciar posto alle maschere notturne che indossando invece capi candidi. Tenetevi pronti, se vi capiterà di incontrare da vicino una di queste maschere verrete probabilmente imbrattati e sbeffeggiati senza alcun ritegno! Per restare aggiornati sulle manifestazioni vi consigliamo di visitare il sito del comune di Bosa.

Particolore del Carnevale di Bosa

Foto di Pia Cossu

-

2) Il colorato Carnevale Tempiese - Carrisciali Timpiesu | 28 febbraio - 5 marzo.

Orgoglio di tutta la Sardegna e, in particolare, della Gallura, è poi il più importante e colorato Carnevale allegorico dell'isola: il Carrasciali Timpiesu! È stato vincitore nel 2018 del sesto posto per bellezza in Italia secondo il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ed è membro, come il famosissimo carnevale di Viareggio, della Federazione Italiana Carnevali. L’aspetto più caratteristico, come accennato, è quello delle sfilate allegoriche che rallegrano le vie del centro storico con carri che trattano temi di satira politica e sociale. Nonostante il carattere internazionale, però, è sempre presente anche la partecipazione delle maschere tradizionali della gallura, come anche dei balli tipici risalenti al ‘700. Durante la sei giorni del Carrasciali, si susseguono eventi adatti a tutte le età. Si ripete e celebra ogni anno l’allegoria del Re del Carnevale. La prima sfilata si tiene durante il giovedì grasso e rappresenta l'ingresso trionfale in città di Re Giorgio. Seguono poi due sfilate “intermedie”, mentre durante la domenica si celebra l’incontro del sovrano con una giovane popolana chiamata Mannena, con la quale convolerà a nozze: dal loro amore nascerà un erede, destinato ad essere Re Giorgio nel successivo carnevale.

Il lunedì è, invece, il giorno dedicato ai più piccini, con una sfilata più pacata interamente dedicata a loro. La sfilata di chiusura del martedì grasso si conclude con il processo e il rogo del sovrano del Carnevale. Inutile dirvi che il tono ritorna quello scanzonato delle prime sfilate. Una curiosità: i veri protagonisti di questa manifestazione, i carri allegorici, vengono realizzati dai vari gruppi dei Mastri Carrascialai negli appositi laboratori del Carnevale: lo scopo di tanto impegno è quello di gareggiare nell'annuale concorso, al quale è possibile prendere parte solo dopo un attento esame ed una dura selezione. Prima della realizzazione vengono studiati i bozzetti e definita l'allegoria che si vuole portare in scena. I vincitori vengono quindi proclamati dopo le sfilate. Questa è decisamente la tappa del Carnevale consigliata ai più giovani che vogliono accostare tradizione e divertimento in un’unica occasione. Qui tutte le info.

Carnevale di Oristano

Sa Sartiglia

Foto di Davide Troisi

-

3) Il Carnevale a cavallo: l’elegante Sartiglia di Oristano | 3 e 5 marzo.

Se siete amanti delle tradizioni equestri ed appassionati di vini dolci e liquorosi come la vernaccia non potete che scegliere le celebrazioni del Carnevale di Oristano col loro fascino unico. In questa città il Carnevale è una festività sentita tanto quanto il Natale. Difficile spiegare a parole il perchè, ma possiamo assicurarvi che lo capirete nello stesso momento in cui passeggerete tra le vie della città durante queste giornate. La Sartiglia è una delle più antiche manifestazioni equestri che ancora oggi si svolgono in Europa e una fra le più spettacolari e coreografiche forme di Carnevale in Sardegna.

Attraverso una complessissima ed affascinante simbologia, questa festa, è un continuo richiamo ai riti di rigenerazione agraria propri della tradizione del Campidano. La manifestazione è una giostra equestre, preziosissima eredità della dominazione spagnola, organizzata ormai da secoli dai due gremi più antichi di Oristano: il gremio dei contadini, che corre la domenica e il gremio dei falegnami che corre il martedì. Lo scopo della corsa è quello di far “raccogliere” ai cavalieri lanciati in corsa con il loro destriero e armati di un fioretto, quante più stelle possibili appese ad un filo e dotate di un foro: fare centro significa auspicare una grande prosperità per il nuovo anno.

Tamburini Sa Sartiglia

Sa Sartiglia

Foto di Davide Troisi 

-

Il protagonista assoluto della corsa alla stella è  Su Componidori, figura mitica, quasi eterea e affascinantissima, che viene accompagnata da altri cavalieri scelti. Il cavaliere indicato dai gremi come proprio Componidori riveste un ruolo di grandissima responsabilità, unendo in un’unica figura aspetti terreni e di carattere religioso. La tradizione vuole che dal momento in cui gli è apposta sul viso la tradizionale maschera (dopo un rigidissimo cerimoniale di vestizione) non possa assolutamente più toccare terra fino al termine della manifestazione. Accompagnano lo spettacolo sfilate degli abiti tradizionali dell’isola e i tamburi e le trombe che scandiscono i momenti salienti con rullate e melodie solenni.

Da non perdere, in queste splendide giornate, è certamente il momento in cui una giovane donna a cavallo, sfila impersonando la famosa Eleonora D’Arborea, antica giudicessa amatissima dagli oristanesi.  A fine corsa, è poi sempre Su Componidori a benedire la folla durante Sa Remada con il bellissimo mazzo di viole chiamato Sa Pippia de Maiu. Dopo la Sartiglia i cavalieri danno prova delle loro abilità dando vita ad evoluzioni acrobatiche sui cavalli al galoppo con la spericolata e spettacolare corsa delle Pariglie.


Per avere maggiori informazioni visitate il sito dedicato alla manifestazione.

Vestizione mamuthones per Autunno in Barbagia

Carnevale della Barbagia

Foto di Gabriele Orsini

-

4) Il Carnevale della Barbagia con le maschere di Mamoiada | 16 febbraio - 16 marzo.

In Barbagia invece durante il Carnevale rivivono le tradizioni ancestrali ed arcaiche della nostra terra. Pelli di animali, maschere spaventose e lazzi sono i principali elementi comuni dei vari costumi dell’entroterra sardo. E’ proprio in questi luoghi che le maschere assumono gli aspetti più particolari ed originali: l’identità agro pastorale delle comunità nelle quali si svolge, rieccheggia nel suono dei campanacci che pendono dai loro costumi. In queste feste, sacro e profano si fondono e confondono: qui tutto ha inizio la sera della vigilia di Sant’Antonio Abate, quando al calar delle tenebre le maschere richiamate dai fuochi cominciano le loro danze propiziatorie. Il carnevale barbaricino più famoso, scelto anche da noi come simbolo di questo territorio, è quello di Mamoiada, dove i protagonisti sono i Mamuthones che sfilano e danzano al ritmo dei pesanti campanacci secondo i ritmi e le indicazioni scandite dagli Issohadores.

Questi ultimi, hanno il compito di sorvegliare i primi, vestiti con le tradizionali pelli di pecora, e di catturarli con dei precisi lanci. Attenzione però a non essere voi stessi preda di questi lanci: non è raro, infatti, essere catturati anche se tra gli spettatori della manifestazione! Spostandosi poi di qualche chilometro, si potranno scoprire maschere altrettanto spettacolari. A Ottana le maschere tradizionali sono i Boes, che hanno delle fattezze bovine, sono legati con una fune e sorvegliati con un bastone dai Merdùles, che indossano sul volto delle maschere in legno nero. Qui troverete una tra le maschere più inquietanti del carnevale sardo, Sa Filonzana: una figura femminile dal volto coperto che tiene tra le mani il filo della vita e minaccia la folla di tagliarlo.

Questo carnevale dal gusto “crudo” è ideale per chi vuole riscoprire i rituali arcaici e rileggere in chiave carnevalesca uno degli elementi essenziali dell’identità della Sardegna: il rapporto dell’uomo con la natura e l’allevamento del bestiame, legame indissolubile che per secoli ha segnato la storia e lo sviluppo economico-sociale della Barbagia come dell’intera isola. Qui trovate le date e le tappe più interessanti.


Che aspettate quindi? E’ il momento di un viaggio inatteso in Sardegna, che vi regalerà tante emozioni e ricordi indelebili.

Reservation
IL MEGLIO PER IL TUO VIAGGIO, SOLO SUL NOSTRO SITO

Scopri il Catalunya, nel cuore di Alghero, e prenota in tutta sicurezza la tua vacanza da sogno o il tuo viaggio di lavoro.

PREFERISCI CHIAMARE?
+39 079 953.172

4

Buoni motivi per prenotare
sul nostro sito

Miglior prezzo garantito

Se entro 24 ore dalla prenotazione troverai una tariffa più bassa, agli stessi termini e condizioni, contattaci e la applicheremo al tuo soggiorno scontandola ulteriormente del 10%!

 

Offerte esclusive

Sconti, pacchetti e speciali omaggi riservati solo a chi prenota direttamente sul nostro sito.

 

Rapporto diretto

Gestiremo personalmente la tua prenotazione e potremo disegnare insieme un'offerta su misura, trovando la soluzione più adatta alle tue esigenze e offrendoti preziosi consigli per il tuo soggiorno.

Sicurezza

Con noi i tuoi dati personali e quelli della tua carta di credito saranno al sicuro: verranno trattati dal nostro staff in totale riservatezza e nel pieno rispetto delle norme sulla privacy.