
A quel punto, farvi due passi per Fertilia sarebbe davvero una buona idea, anzitutto perché potrete godere di un ottimo esempio di Movimento Moderno in architettura: funzionalità, linee pulitissime, bellezza integrata alla scopo per cui l’edificio esiste.
Ma c’è anche un’altra ragione per cui Fertilia merita d’essere conosciuta, una ragione che attiene alla sua storia. Questa cittadina è nata dalla grande opera di bonifica di un territorio in precedenza paludoso e malsano, infestato da zanzare portatrici di malaria. Il risanamento della zona fu avviato dall'Ente Ferrarese di Colonizzazione, istituito da Mussolini il 7 ottobre 1933. Il borgo fu ufficialmente inaugurato l'8 marzo 1936, quando venne posata la prima pietra della chiesa.
Furono appunto coloni ferraresi a raggiungere per primi Fertilia. Poi scoppiò il secondo conflitto mondiale e tutto fu messo tra parentesi, si congelò. Solo alla fine della guerra riprese il popolamento, questa volta ad opera di esuli istriani e dalmati in fuga da Tito. Quando si deve abbandonare un posto amato, l’unica soluzione è portarsi dietro il posto stesso; logico, dunque, che i nuovi coloni abbiano dato alle vie di Fertilia nomi che si riferiscono a luoghi e avvenimenti del Veneto e della Venezia Giulia e che la città sia disseminata di riferimenti a quel mondo e a quei fatti.
Ecco, in fondo, perché Fertilia è importante da conoscere: perché esprime un senso pionieristico della vita. Fatte le dovute proporzioni e differenze, quel che successe nella grandiosa epopea del West c’è stato anche da noi, là dove, come a Fertilia, uomini e donne hanno conquistato a forza di braccia territori altrimenti ostili e inospitali. Gente che ha strappato a fango e insetti nocivi la terra su cui costruire le proprie case e seminare i propri campi, gente disposta o costretta ad abbandonare la propria terra d’origine non solo per trasferirsi in un’altra, ma letteralmente per inventarne una nuova, per fondarla daccapo.
Fertilia è il risultato di una sorta d’immensa ostinazione e il suo nome, invenzione mussoliniana, risponde al vero: è dalla volontà che le nostre esistenze sono rese fertili, cioè produttive di possibilità altrimenti non presenti in natura.