
Partenza l’11 giugno da Cagliari, arrivo il 14 giugno nella nostra Alghero, che è anche sede del parco assistenza e del quartier generale della manifestazione.
Tra le due date, la gara toccherà tutte le province sarde: la Sardegna sarà dunque squassata fin dalle proprie fondamenta dal rombo di motori furibondi e da stridori di gomme affamate d’asfalto e terra. Squassata e, insieme, esaltata, perché quest’isola vive anche di passioni roventi, di traiettorie azzardate, di testacoda emotivi.
La Sardegna è un’isola guidata spericolatamente da Dio sulle tortuose strade della bellezza, e se credete che il sublime si scopra solo nell’immobile contemplazione, vi invitiamo a riflettere su quanto avventurose, rischiose e spaventose siano state le navigazioni intellettuali di coloro che nella storia ci hanno infine lasciato qualcosa di buono da leggere, da guardare o da sentire.
Ad ogni modo, qui ad Alghero potrete godervi non solo la conclusione di questa gara automobilistica francamente massacrante per i piloti, ma anche vivere il tipico fermento che accompagna il mondo dei motori: tutta quella fremente agitazione, quella operosa eccitazione, quella continua tensione per ovviare agli inconvenienti (le sole cose a questo mondo che capitino con assoluta certezza).
Essendo sede del parco assistenza e, più in generale, dell’evento in sé, la nostra città per quattro giorni avrà un aspetto un po’ diverso dal solito: per strada potrete imbattervi in meccanici disperati, in team-manager sull’orlo di una crisi di nervi, in spacciatori di pezzi di ricambio, in giudici di gara perplessi come Amleto, finché tutta questa vitale follia si scioglierà all’improvviso come un nodo fatto male il 14 giugno sul podio a ridosso dei Bastioni, dove qualcuno stapperà la bottiglia con cui, provvidenzialmente, annaffierà i motori surriscaldati dei nostri cuori tachicardici.