
E se non ci è possibile farlo fisicamente, allora ci proviamo in altri modi: ci attardiamo in un ricordo, guardiamo una fotografia, inseguiamo una sensazione, cerchiamo un sapore. Proprio per rendervi più agevole e proficua una simile rêverie, questa volta ci occuperemo dei primi cinque piatti della cucina algherese, cioè di quelli che, come la madeleine di Proust, sapranno mettervi istantaneamente sulle tracce del tempo perduto, del tempo lieto che avrete trascorso ad Alghero. Dunque, veniamo subito al saporito contenuto dell’articolo:
5. La copatza de peix. Ovvero la zuppa di pesce, ovvero il piatto che più di qualsiasi altro connota ogni posto di mare, quello in cui specialmente s’imprimono i sapori locali, le tradizioni, i segreti tramandati in quell’antro magico-alchemico che è la cucina. La copatza de peix è come corallo in cui inzuppare il pane.
4. L’agliata. Un trito di aglio, pomodori secchi, prezzemolo e peperoncino soffritto in olio extravergine d’oliva, con l’aggiunta di pomodori pelati, sale e aceto. Ecco, in estrema sintesi, cos’è l’agliata: una salsa in cui annegare pesce precedentemente fritto o bollito. Cos’ha di speciale? Semplicemente, è la quintessenza della cucina povera dei pescatori algheresi, qualcosa che viene da tempi remoti in cui l’aglio era il rimedio più efficace e gustoso al deperimento degli alimenti, nonché dell’essere umano stesso.
3. Il bogamarì. Il riccio di mare, e tutta Alghero freme per poterne addentare la succulenta polpa rossa, distillato intensissimo d’essenza marina. Con il bogamarì l’espressione: “A me piace il mare d’Alghero” assume un senso strettamente letterale e altamente pregnante. A marzo, il mese ideale per la sua pesca, si svolge l’attesissima Sagra del Bogamarì, dove il riccio è presentato nelle tante ricette in cui la tradizione culinaria algherese lo impiega.
2. La paella algherese. Si sa che Alghero ha un rapporto storico profondissimo con la Catalogna (il nome stesso del nostro albergo è lì a testimoniarlo). Da questo punto di vista, dunque, nulla di più significativo della paella algherese, che è la rivisitazione locale (e antica) di un piatto tipicamente spagnolo, dove al posto del riso troverete la fregola, tipica pasta sarda di grano duro, unita ai classici ingredienti della paella catalana.
1. Aragosta alla catalana. La tanto deliziosa quanto prestigiosa aragosta algherese adagiata, come una sovrana esigente, su un letto di pomodori e cipolla sottilmente tagliati, infine irrorata da una salsa di olio, aceto, limone e pepe nero. Superiore avamposto del gusto. Assenza di verbi, cioè momentanea soppressione del linguaggio discorsivo, davanti al piatto più nudo, al piatto più esorbitante di Alghero.