
Niente paura, nemmeno io sapevo esattamente cosa sono le ramblas. Per farla semplice e non alimentare la tua perplessità (che useresti come scusa per la tua pigrizia), sono viali. Ramblas è una parola spagnola che viene dall’arabo “rami”, “sabbia”, perché le ramblas sono costruite su corsi d’acqua asciutti o comunque interrati, ragion per cui partono dalla città e arrivano fino al mare, dove “sfociano”.
Ma qui ad Alghero no: la rambla corre lungo il mare. E ora non metterti a puntualizzare troppo: gli algheresi sono anche catalani e queste parole spagnole ce l’hanno nel sangue. Ma essendo anzitutto italiani e sardi, possono manipolarle più liberamente, possono piegarle ai loro bisogni e orientarle nel modo che più gli piace. Tante parole algheresi sono come uno che, dalla banchina del porto, guarda controsole la sua nave che torna in patria senza di lui.
E ora che hai deciso di venire ma sbuffi ancora e trascini i piedi, voglio aggiungere che la rambla di Alghero l’ha progettata Joan Busquets, un importante architetto catalano, e che l’ha pensata apposta per ridarci la gioia di guardare al mare algherese da un posto che, nonostante lo splendore del panorama, prima era frequentato più dalle automobili che dalle persone. Sai, la natura non esiste da sola, anche l’uomo la costruisce dandole la possibilità di essere guardata al meglio.
Così, ora lungo le ramblas vedrai gente che passeggia e, soprattutto, si incontra, vedrai le palme, le aiuole, le panchine, i ristoranti, i negozi, la particolare illuminazione e le discese al mare, che se avrai voglia di guardarlo da vicino e di bagnartici i piedi, in ogni momento lo potrai fare e io, lo giuro, non mi tirerò indietro e ti seguirò.
Del resto, lo sai: ti seguirei fino in capo al mondo o, comunque, fino ad Alghero vecchia (la vecchia, buona, Alghero) dove, se ci va, potremmo arrivare in dieci minuti camminando tranquilli su questa nuova parola che hai appena imparato, su questa “rambla”, parlando di quel che ci pare, come quando il tempo smette di essere un problema e aleggia sul mare, increspandolo lievemente.