
Il posto in cui vorremmo portarvi non è poi così lontano da Alghero: si arriva a Sassari e da qui si percorre la SS 131, direzione Cagliari, per circa 13 km. Al bivio per Ploaghe si imbocca la SS 597 e si prosegue seguendo le indicazioni per Ploaghe e Chiaramonti. Da qui ci si dirige verso il paesino di Martis. A Martis, infine, si lascia la macchina e si comincia una passeggiata di circa un’ora, diretti alla cascata di Triulintas.
Dicevamo che non è un posto così lontano da Alghero. Eppure, al tempo stesso, si tratta di un posto in se stesso lontano. La cascata di Triulintas è uno di quei luoghi che restano lontani, anche quando ti ci trovi in mezzo. Visitarlo significa sperimentare la lontananza, il remoto, l’appartato, il nascosto, significa rendersi conto fino in fondo che le cose esistono benissimo anche senza nostri specifici apporti intellettuali.
Tant’è che a Triulintas l’uomo in passato ci ha pure lavorato: la cascata azionava un mulino di cui tutt’oggi si possono vedere le rovine. Ma quando in seguito il mulino è stato abbandonato, la cascata non ha fatto una piega e ha continuato lo stesso a precipitare acqua dai suoi 15 metri d’altezza, com’è suo solito da migliaia e migliaia d’anni a questa parte. Nulla di quanto l’uomo è in grado di fare o dire può scalfire la superficie magnifica e impenetrabile di luoghi come questi, che esistono leggermente fuori dal nostro tempo e, dunque, anche dalla nostra storia.
Qui il lavoro è affidato interamente alla natura, al vivido contrasto cromatico tra il rosso delle rocce trachitiche e il verde della vegetazione abbarbicata perfino sulle pareti a strapiombo della stretta gola di Badde Traes scavata dal Rio Masino. È alla confluenza tra quest’ultimo e il Rio Pontisella che si forma la cascata di Triulintas. Erbe acquatiche, salici e olmi incoronano poi il laghetto alimentato dalla stessa cascata, uno specchio d’acqua tranquillo come solo quelli che si formano dal caos fragoroso di una cascata possono esserlo. Quando infine vi godrete con riconoscenza questo spettacolo, per un attimo probabilmente sarete anche attraversati da un brivido sottile, l’impressione di non esservi mai spinti tanto lontano da tutto ciò che dell’umanità può affliggervi o logorarvi.
Photo credit Ivan Meloni - Instagram Account @ivanmln