
La notizia non è nuova, ma nuovo è il calore che a tratti in questi giorni si coglie nell’aria, qualcosa che accenna a rinascere, a uscire dalla tana, a riaprire gli occhi. Proprio questo qualcosa, che non vogliamo ancora chiamare “primavera” per pura scaramanzia, oggi ci ha convinti a uscire di casa e affrontare la distesa bianca di sabbia e vento della suddetta spiaggia, che tanto successo ha riscosso tra i vacanzieri dell’estate.
Ma estate ancora non è e la spiaggia, pressoché deserta, oggi non riscuote che i consensi dei suoi abitanti e delle sue presenze ancestrali, come le piccole piante coraggiosamente radicate nella sabbia, combattute senza sosta dal vento e mai vinte, chissà come fanno a vivere così? Hanno qualcosa di miracoloso. E poi c’è questo dialogo incessante tra la risacca blu cobalto delle onde e il fruscio carico di profumi di resina prodotto dalla vasta pineta retrostante. D’estate ci si può trovar rifugio dalla violenza del sole; di questi tempi, invece, è un posto perfetto per uscire da se stessi, per farsi due passi al largo di pensieri e impegni. Tronchi contorti di alberi caduti ci dicono che è bene non prendercela troppo a cuore, ci consigliano più leggerezza.
La sabbia chiara, sottilissima, della spiaggia di Maria Pia oggi ci fa singolarmente pensare alla recente esperienza della neve, come se qui non si fosse mai sciolta. Intanto, lo scorcio di Alghero che si vede seguendo con lo sguardo la linea curva del litorale, ci fa sentire al tempo stesso vicini e lontani. Ci tornano alla mente le sensazioni di quando da giovani prendevamo le biciclette e venivamo proprio qui. Sembrava in effetti d’essere andati chissà quanto lontano, e ci sentivamo grandi. Ovvio che non eravamo né grandi né lontani: ad aguzzare la vista, avremmo potuto scorgere le finestre di casa nostra. Ma essere giovani è proprio fingere distanze, è credere che la spiaggia di Maria Pia sia sulla luna. Forse, dopotutto, le stesse impressioni che hanno colpito i turisti votanti di TripAdvisor: tornare piccoli, diventare grandi, volere la luna, essere felici ad Alghero.