
“Là dove finisce la solitudine, comincia il mercato; e dove comincia il mercato, là comincia anche il fracasso dei grandi commedianti”. Così parlò Zarathustra. In realtà, così scrisse Nietzsche, che nei mercati trovava lo scenario ideale per annunciare le più spaventose profezie filosofiche.
Certo, non si sbagliava. Nei mercati si può essere tentati di scorgere qualcosa come un’isteria da fine del mondo, un accaparramento di scialuppe di salvataggio, una fuga di massa verso l’unica porta che non si è bloccata nell’edificio che sta bruciando. I venditori ti urlano sempre che è l’ultima occasione, che poi non ce ne saranno più, che bisogna proprio comprarla quella spigola: non capiterà più di trovarla a un prezzo simile. Anzi, non capiterà più di trovarla e basta: quella spigola, se non la prendi tu, la prenderà qualcun altro, la vita è fatta così, di ogni cosa che ti offre generosamente può un attimo dopo privarti in via definitiva. I mercati sono luoghi crudeli e vitali: crudeli perché vitali, vitali perché crudeli.
Anche ad Alghero posti simili, cioè posti così simbolicamente umani, ci sono e, per dirla tutta, le bontà che vi si possono trovare sono tutt’altro che simboliche. A proposito di spigole, il centralissimo Mercato Civico di via Cagliari è quello dedicato proprio al pesce. I pescatori vi portano i frutti della loro fatica sul mare e, memori di quanto abbiamo detto sopra, non sarà il caso di tergiversare, di pensarci troppo sopra: siate lucidi e decisi, perché la corsa a prendere il miglior pescato qui è cosa presa molto sul serio. Tuttavia, vale la pena attraversarlo anche solo con puri intenti da osservatore distaccato. Non è solamente una questione di odori e colori, ma anche di suoni: l’algherese dei venditori qui si dispiega come un canto al tempo stesso suadente e graffiante, che esprime al meglio tutta la forza espressiva e la densità storica della nostra lingua. Se aggiungete che all’interno del Mercato sono presenti anche due locali in cui potrete mangiare dell’ottimo pesce, crediamo di avervi segnalato il posto ideale da cui partire per arrivare al cuore stesso di Alghero.
L’altro mercato storico della nostra città è quello ortofrutticolo di via Sassari, dove le stagioni, convincendo la nostra terra a fruttare, depongono sulle bancarelle tutto ciò che hanno da darvi. Una sgargiante resa incondizionata di frutta e verdura alle pretese anche dei palati più incontentabili. Non da meno è il Mercato Civico di via Amalfi, vicinissimo al mare, con la sua rassegna completa di prodotti locali tipici e un mercatino di oggettistica e abbigliamento che saprà sollecitare anche il vostro versante più materialistico.
Ogni mercoledì, poi, lungo viale Europa si svolge un mercato settimanale che è tutta una processione di salumi, formaggi, frutta e verdura, mentre ogni giovedì mattina, nel quartiere di Sant’Agostino, troverete il Mercatino a km 0, dove non ci sono solo i prodotti del luogo, ma anche i produttori stessi, perché “km 0” significa sostanzialmente esserci, starci, pensarsi come ciò che resta caparbiamente, mentre tutto il resto passa, si allontana e perfino l’universo si espande a velocità vertiginose.