
È come intrecciare un cesto di asfodelo: questo è Sa Mandra, un’azienda agrituristica per cui nutriamo una particolare stima e che ci piace qui segnalarvi, anche perché si trova a pochi chilometri da Alghero ed è dunque parte del nostro territorio, alla cui valorizzazione contribuisce in modo speciale e caratteristico.
In che senso Sa Mandra è come intrecciare un cesto di asfodelo? In un duplice senso: primo, perché Sa Mandra è stata pazientemente ordita negli anni dai suoi proprietari, Rita e Mario, e dai loro figli, Maria Grazia, Michele e Giuseppe. Non è un’azienda sorta all’improvviso, da una singola idea di marketing, ma è andata sviluppandosi nel tempo, raccogliendo e intrecciando, appunto come gambi d’asfodelo, le suggestioni, le passioni, le convinzioni, le emozioni e le passioni delle persone che l’hanno pensata, realizzata e accresciuta. Così, Sa Mandra oggi è in grado di accogliere e contenere i propri ospiti come uno dei meravigliosi cesti intrecciati a mano dalle nostre donne.
E con ciò veniamo al secondo senso della nostra immagine, che vuol essere evocativa della locale cultura materiale e artigianale cui Sa Mandra ha dedicato un proprio ampio Museo della tradizione sarda, dove si trovano riuniti centinaia di pezzi, raccolti in trent’anni di certosino lavoro di scoperta e recupero. Non solo un museo, casomai questo termine evocasse nel lettore concetti meramente conservativi. Piuttosto, si tratta di una vera narrazione che, di nuovo, intreccia passato, presente e futuro, confermandoci nell’impressione che Sa Mandra sia come un cesto d’asfodelo.
Del resto, chi può proporre ottimi e sani piatti locali? Chi può tenere corsi e laboratori di cucina tradizionale? Chi può svolgere attività di fattoria didattica senza destare il sospetto di star cavalcando qualche moda, qualche tendenza in atto? Solo chi, per arrivare all’oggi, ha lungamente percorso, esplorato e amato le strade del passato, intravedendovi anche un passaggio per arrivare al futuro.