
In Sardegna, per la verità, ce la caviamo meglio che sul continente ma questo non significa che la nostra isola non conosca affatto la bufera e la neve, il freddo più aspro e l’aria più gelida. Mare, sì, ma anche luoghi alti, montagne vere e proprie, anzitutto quelle del massiccio del Gennargentu, che in lingua sarda significa “porta del vento”, come una soglia che il cielo e le sue taglienti altitudini attraversano a velocità folli. È proprio qui che troviamo la vetta più alta di Sardegna: i 1.834 metri di Punta La Marmora, in sardo Perdas Carpìas, ossia “pietre spaccate”. In posti simili gli alti nevai che si formano durante la stagione invernale possono resistere fino a giugno inoltrato.
Ma non si tratta solo di annichilente sublimità, d’impetuosi scenari romantici da contemplare da lontano. Con questa neve sarda ci si può anche divertire, un po’ come con la neve di qualunque altra parte del mondo. Benché siano chiusi per lavori di ammodernamento che dovrebbero terminare entro quest’anno, non possiamo non parlare degli impianti del comprensorio sciistico del Bruncu Spina che, con i suoi 1.829 metri, è la seconda vetta più alta dell’isola. Sul versante settentrionale della “cima del cardo” (questo significa in sardo Bruncu Spina) si trovano tre piste per una lunghezza totale di quasi quattro chilometri, su quello occidentale, invece, una stazione sciistica in località S’Arena. Infine, presso il non lontano Monte Spada, si trova una piccola stazione sciistica privata a quota 1.320 metri, con due manovie e un impianto d’innevamento artificiale.
E intanto, guardiamo le previsioni: dicono che sul Bruncu Spina fino a mercoledì non farà che nevicare, con temperature minime che raggiungeranno i -10°. Ci vuole un’altra tazza di cioccolato caldo, sì è proprio quello che ci vuole.