
C’è una tensione allegra nell’aria: è sempre così quando il vecchio anno passa nel nuovo. Il preciso istante in cui ciò accade è contrassegnato da un suono. Quale? È un suono breve, netto, allegro, lucido, vibrante. È il suono di due calici che si incontrano.
Noi siamo albergatori e queste cose le sappiamo: avete idea di quanti siano i brindisi cui abbiamo assistito? C’è quello delle coppie felici, che è solo la rincorsa per un lungo bacio di slancio. C’è quello sorridente ma un po’ titubante tra semplici vicini, che somiglia allo “scambiatevi un segno di pace” della messa. C’è quello del capofamiglia brillo, che prende e abbraccia e bacia chiunque gli capiti a tiro. C’è quello confidenziale in cui, dopo che i calici si sono toccati, uno dice qualcosa nell’orecchio di un altro, come se il nuovo anno fosse un segreto tra di loro. C’è quello fatto da lontano in cui il bicchiere è levato in alto come un trofeo e che non si capisce mai bene a chi sia rivolto di preciso e allora, dall’altra parte, sono almeno in quattro a rispondere. C’è poi quello che si fa nel cuore con chi non c’è o non c’è più, ed è come una breve pausa nel mezzo della festa, una malinconia dolce che, non di rado, è il capofamiglia brillo a spazzar via, travolgendovi alle spalle con un suo abbraccio sconclusionato.
C’è infine quello che in genere nessuno vede: è il brindisi dell’albergatore che vi riempie i calici per brindare. Non ci si pensa mai, ma c’è anche quello. E così, ora, lasciate che il Catalunya, alzi il bicchiere per brindare a ciascuno di voi, nostri graditissimi ospiti. Che il nuovo sia per tutti un anno prospero, felice e... algherese!