
Rivedrà la luce, dopo aver trascorso mesi e mesi a quaranta metri di profondità sul fondo del mare algherese. Avrà forse creduto, durante il lungo tempo invernale, mentre faceva burrasca e il vento percuoteva le onde furiose, d’ essere andato perduto, come successe in rovinosi naufragi ad antichi otri di vino romano. E invece, splendido paradosso, il prodotto della terra era in salvo proprio nel mare, protetto da uno smisurato guscio d’acqua che ne ha esaltato eleganza e finezza. E finalmente, il prossimo 21 luglio, riemergerà e sarà una vera festa.
Stiamo parlando, naturalmente, dell’Akènta, glorioso vermentino di Sardegna, spumante prodotto con metodo italiano, e affinato in mare, cantina ideale per temperatura, pressione e, se si vuole, mistero, ché pure questo concorre alla nascita di una bottiglia davvero speciale, una di quelle che al solo tenerle fra le mani avverti le vibrazioni di una storia singolare che si è impressa fin nella loro essenza. Per l’occasione, la Cantina Santa Maria La Palma di Alghero, cui si deve questo gioiello, ha organizzato l’Akènta Day, sabato 21 luglio, giornata da trascorrere interamente in barca.
Il programma è questo. Alle 10.00 ci si ritrova al porto di Alghero: ovviamente, è necessario prenotarsi. Dopodiché, ci si imbarca alla volta dell’Area Marina Protetta-Isola Piana, dove alle 13.00 il prezioso tesoro di bottiglie sarà fatto riemergere dal suo nido acquatico. Seguiranno brindisi, pranzo sull’acqua e un boat party con DJ. Una festa, appunto, onde dire all’Akènta: grazie per quanto ci porti del sublime in cui sei maturato.