
Quel viaggio chiamato cinema, smisurato viaggio che ci consente di intercettare mondi infinitamente distanti senza fare un solo passo fuori da dove già ci troviamo: nella fattispecie, da Alghero. In verità, “Cinema delle Terre del Mare”, che inizia oggi e proseguirà fino al 2 agosto, definisce se stesso “Festival itinerante per cinefili in movimento”. L’evento dunque avanza al suo pubblico la richiesta di spostarsi, propone un cinema “aperto” dove ognuno deve anzitutto inventarsi la poltrona da cui guardare al film: una sdraio, un telo da mare, la nuda sabbia. Ma soprattutto, anche là dove di sedie ve ne siano, il Festival richiede a ognuno di noi di costruirsi un punto di vista eccentrico, che sappia vagare dallo schermo al cielo, all’orizzonte, ai luoghi intorno, così da costruire una sua propria regia e includere il dove del film nel dove della propria esistenza attuale.
L’idea è dislocare il cinema per tutta Alghero, inseguire le immagini sulle spiagge, dal Lido a Maria Pia, dal Lazzaretto alla Stalla fino alla sede del Parco di Porto Conte a Tramariglio. Ma anche nei luoghi di cultura della città, dal Mirador Giuni Russo alla Sala Conferenze Lo Quarter, da Piazza della Juharia alla Sala Mosaico Museo Archeologico. Si tratta di un itinerario da proiettarsi nella stessa proiezione del film in programma, si tratta di nutrire la percezione che abbiamo di Alghero d’immagini e d’immaginari in grado di eccedere le prospettive e le attese angustamente turistiche con cui non di rado la nostra città è soltanto avvicinata.
L’idea, insomma, è fare di Alghero “città del cinema”: ci riferiamo, naturalmente, alla candidatura ufficiale che la Società Umanitaria, organizzatrice della manifestazione, strenuamente sostiene, riallacciandosi al ricordo di quando, negli anni Sessanta, a Capo Caccia si svolgeva il Meeting Internazionale del Cinema. L’atteggiamento, tuttavia, non è solo retrospettivo e nostalgico, bensì anche molto attento al presente e al futuro, con scelte coraggiose che danno spazio al cinema indipendente e alla proposte più innovative, nonché agli autori e ai registri, che interverranno in occasione delle proiezioni. Tuttavia, Alghero è anche per sua natura “città del cinema”, ovvero città di cinema, città da cinema: è scenario, è storia, è storie, è azione, è qualcosa in cui il mare e le rocce sono impastate al senso stesso e si muovono incessantemente davanti a noi che li guardiamo a occhi spalancati, senza mai sapere come andrà a finire.