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È che vogliamo parlarvi di una bella iniziativa inserita nel ricco programma del Cap d’Any 2016: “Il Groove a Casa Manno”, sette incontri su altrettanti leggendari batteristi. Di John Bonham e di Keith Moon si è già parlato. Oggi tocca a Jeff Porcaro, seguito domani da Neil Peart, il 19 dicembre da Cozy Powell, il 2 gennaio da Deen Castronovo e, infine, il 5 gennaio da Vinnie Paul.
Perché, fra i tanti eventi, vi segnaliamo proprio questo? Intanto, perché è un’occasione per visitare Casa Manno, museo (nonché centro di ricerca sull’età moderna e contemporanea) riaperto in seguito a recentissimi lavori di risistemazione. Casa Manno è senz’altro nel novero delle cose che conferiscono ad Alghero una sua particolare identità, una sua densità culturale caratteristica e viva.
Inoltre, ci è sembrato interessante che un museo si dedicasse a quel versante della musica che, per certi versi, sta prima o sotto la musica stessa. Prima ancora, cioè, che sorgesse una melodia e si formasse un’armonia, prima che il canto traboccasse dai cuori e le corde di un qualche strumento vibrassero ordinatamente, c’era il ritmo, c’era un suono che si strutturava secondo durate, c’era un tamburo che imprigionava il tempo e lo costringeva a progredire con un certo passo, alterandone la normale continuità.
“Il Groove a Casa Manno” racconta l’arte e la vita, non di rado sopra le righe, di alcuni tra i più grandi batteristi della storia. La tecnica spaventosamente elaborata con cui simili geni delle percussioni hanno saputo complicare e rendere tanto coinvolgente questo fatto per lo più implicito e ordinario che chiamiamo “tempo” corrisponde a vicende esistenziali appartate, poco appariscenti, poco note. Se ci pensate, è anche normale che fossero così: il groove che vi morde lo stomaco, che vi scuote il cervello e che vi impedisce di star fermi al vostro posto viene da ben oltre il palcoscenico. Si tratta infatti pur sempre della frazione di una qualche originaria catastrofe cosmica che, ad un tratto, prese a sgretolare l’eternità immobile in un diluvio di cellule ritmiche frenetiche e tempestanti, donde il mondo.