
La chiesa della Madonna della Neve sul Monte Limbara
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Se la bellezza delle coste della Sardegna è cosa nota, restano, invece, ancora poco conosciute le località ad alta quota. Come vi sentireste se doveste scoprire che anche i rilievi dell’isola sono in grado di incantare chi li visita, tanto quanto le sue spiagge?
Si, il tema suscita sempre un po’ di scetticismo. In queste righe, quindi, è nostra intenzione raccontarvi perchè valga assolutamente la pena avventurarsi sulle cime sarde. Vi suggeriamo allora tre località imperdibili e perfette per essere visitate in inverno, quando per esempio, seppur raramente, la neve cade lieve sulla nostra terra.

Particolore di un paesaggio della località di Fonni durante le recenti nevicate
Foto di Alessandro Corso
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1) Fonni - Bruncu Spina e Punta La Marmora
Nel cuore della Barbagia, in provincia di Nuoro, dove si concentrano i più importanti rilievi montuosi dell’isola, si trova il famoso Massiccio del Gennargentu. Il suo nome, in lingua sarda, significa "porta del vento" e ha Punta La Marmora e il Bruncu Spina come cime più alte, a quota 1.800 metri. Sulle pendici di queste montagne si trovano, poi, alcune delle sorgenti più belle ed importanti del territorio, come quelle dei fiumi Flumendosa e Taloro. Insieme alla bellissima costa del Golfo di Orosei costituisce uno dei più diversificati parchi naturali di tutta la penisola.
Per valorizzare al meglio questo territorio, l’Ente Foreste della Sardegna ha creato diversi percorsi di trekking, percorribili sia a piedi che in fuoristrada, come anche a cavallo o in mountain bike. Durante i periodi di intense nevicate, però, è possibile avventurarsi in queste vie escursionistiche anche con le ciaspole, per immergersi in totale silenzio in una natura meravigliosa. Il nostro consiglio è quello di contattare una guida esperta, grazie alla quale avrete la possibilità di scoprire non solo la bellezza paesaggistica delle montagne, ma anche le storie e leggende di chi le ha abitate durante i secoli.
Se voleste poi vivere appieno la montagna, esistono anche diverse proposte di tour che prevedono la possibilità di pranzi o degustazioni negli ovili della zona, o pernottamenti in tenda per godere dell’altitudine sotto la luce delle stelle. Il paese più vicino ai percorsi di cui vi abbiamo parlato è quello di Fonni, l’attuale centro più importante della Barbagia di Ollolai. Questo delizioso paesino è situato a mille metri di altitudine, e durante l’inverno è spesso battuto da intense nevicate. Nelle altre stagioni non perde comunque il suo fascino. Di non trascurabile importanza è anche la bontà della cucina barbaricina: fare visita al Gennargentu senza assaggiare il famoso Pane Frattau, specialità a base di pane carasau, brodo e uovo, sarebbe un delitto. Questo piatto, tanto semplice quanto sostanzioso, è infatti uno dei più buoni e tradizionali di tutta la Sardegna.

Panorama dal Monte Limbara
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2) Tempio Pausania - Monte Limbara.
Trasferendoci a nord dell’isola scopriamo, quindi, il Monte Limbara, la cima più alta della Sardegna nord-orientale. Il territorio di questo monte, simbolo della Gallura, confina a sud con un’altra delle regioni storiche e geografiche della Sardegna: il Logudoro. La cima più alta è punta Balistreri, che si innalza fino alla quota di 1.359 metri sul livello del mare.
Il territorio del monte è situato tra i comuni di Tempio Pausania, Calangianus, Oschiri e Berchidda e il suo paesaggio è quello tipico della Gallura: caratterizzato da cime granitiche modellate dal vento. Per quanto riguarda la vegetazione, restano purtroppo pochi resti della flora originaria, dal momento che le pendici del monte furono distrutte da un terribile incendio che nei lontani anni ‘30 devastò i suoi boschi di sughere e lecci. Oggi, in seguito ai vari interventi dell’uomo, si possono comunque ammirare bellissimi boschi di conifere, tra le quali ha anche sede l’importantissimo eliporto del servizio antincendi boschivi della regione Sardegna.
Questa località, perfetta per le famiglie, offre diversi spazi ideali per lunghe passeggiate e luoghi di ristoro, con punti panoramici splendidi. Nei pressi della punta Balistreri, ad esempio, si trova la chiesetta della Madonna della Neve, dalla quale nelle giornate di sole è possibile scorgere il mare e le vette della vicina Corsica. Tra i trekking più belli è sicuramente da segnalare quello della Via delle acque. Questo percorso di circa 30 km è caratterizzato da diverse fonti d'acqua disseminate lungo il tragitto, che rendono la tratta davvero suggestiva. Da ricordare anche che, sul Limbara, molti percorsi escursionistici possono essere compiuti con l'utilizzo delle mountain bike.
Amanti del climbing? Anche in questo caso quest’area farà per voi! Sebbene oggi ci siano regole estremamente restrittive, questa location è particolarmente importante dal punto di vista delle arrampicate. Nel lontano 1921, iniziarono qui le prime importanti arrampicate dell’isola con l’alpinista piemontese Guido Cibrario. Su tutto il monte sono presenti numerosi itinerari di arrampicata classica, ancora oggi praticata nel rispetto assoluto però della delicata roccia granitica.
Tempio Pausania e la deliziosa Aggius, sono le cittadine più vicine e che proprio non potrete perdere. Nelle loro viuzze scoprirete come l’estro del popolo sardo sia riuscito a sfruttare la bellezza del granito nelle architetture urbane. Ricordiamo anche che, durante il carnevale, la località di Tempio ospita uno dei carnevali più celebri dell’isola, come vi abbiamo già raccontato qui.

Particolare di Villa Piercy
3) Bolotana - Badde Salighes e Villa Piercy.
L’ultima proposta è forse la più originale: sapete che a pochi passi da una delle vie principali dell’isola (la strada che collega Sassari a Cagliari), esiste un’antica villa in stile inglese immersa in un bellissimo parco? Incredibile ma vero! Stiamo parlando della meravigliosa Villa Piercy.
Si tratta di una villa campestre situata nella provincia di Nuoro. Questa incantevole abitazione prende il nome dall'ingegnere inglese Benjamin Piercy, che la costruì per abitarvi con la sua famiglia, dopo essersi trasferito in Sardegna per progettare e dirigere i lavori di esecuzione della rete ferroviaria dell'isola. La villa sorge nella località di Badde Salighes, da tradurre in “valle dei salici”, luogo appartenente alla cittadina di Bolotana, nel cuore del Marghine.
Ai tempi in cui la famiglia dell'ingegnere abitava la villa e prima che andasse in decadimento, si narra che questa ospitasse numerosissime feste tra nobili inglesi e italiani. Dopo un recente restauro nel 2010, la villa e il suo giardino possono essere nuovamente visitati e ammirati in tutta la loro bellezza. Il parco dove la villa è immersa, era poi parte di una grande tenuta che si estendeva per oltre 3000 ettari tra l’altopiano di Campeda e il Marghine e, comprendeva la piana di Padru Mannu, la chiesetta e il borgo dei novenanti di Santa Maria de Sauccu fino ai confini con Badde Salighes. Questo luogo oggi custodisce un immenso patrimonio naturale che lo rende unico nel suo genere. Durante la passeggiata intorno alla villa non scordate di visitare il viale alberato che si trova alla destra dell’abitazione, ribattezzato come “il viale dell’amore”.
A poca distanza dalla strada che conduce alla valle dei salici si trova una deliziosa località che vi consigliamo di visitare: è Santa Maria de Sauccu. Qui potrete ammirare un piccolo santuario dedicato alla Madonna, immerso nella campagna. La sua particolarità è quella di essere circondato da una cinquantina di muristenes, cioè dei piccoli alloggi caratteristici dove, durante il periodo delle celebrazioni religiose, sono soliti riposare i pellegrini provenienti principalmente dal vicino comune di Bortigali.
Insomma, per scoprire la Sardegna montana avrete l’imbarazzo della scelta.