L’origine delle grotte è dovuta alla natura calcarea delle rocce, i fenomeni carsici le hanno formate e modellate nel tempo fino a renderle il meraviglioso spettacolo che sono oggi.
Il promontorio di Capo Caccia e Punta Giglio, all’interno dell’affascinante Parco Naturale di Porto Conte, sono ricchi di grotte, tra queste le più rinomate sono le Grotte di Nettuno, la grotta Verde e la Grotta di Nereo.
Le Grotte di Nettuno
Le Grotte di Nettuno sono sicuramente l’esperienza più suggestiva. Un’autentica meraviglia formatasi circa 2 milioni di anni fa nel promontorio di Capo Caccia. I fenomeni carsici
hanno dato vita alle stalattiti e stalagmiti che rendono la grotta così affascinante e particolare.
All’interno delle grotte è possibile ammirare il Lago Lamarmora, uno dei più grandi laghi salati d’Europa, e delle vere e proprie opere d’arte naturali:
- La Sala della Reggia, che con le sue colonne di 9 metri, ospita lo scenario più maestoso e suggestivo dell’intera grotta.
- La Spiaggia dei Ciottoli, chiamata così per i piccoli sassolini che una volta la formavano.
- La Sala Smith, scoperta agli inizi dell’800 dall’omonimo capitano inglese, al cui interno si erge il Grande Organo, la colonna più grande della grotta, le cui colate ricordano le canne di un organo.
- La Sala delle Trine e dei Merletti, adornate da piccole colonne.
- La Tribuna della Musica, una balconata che permette di godere di una vista dall’alto del Lago Lamarmora e della Sala della Reggia
Le Grotte di Nettuno sono accessibili via mare con i battelli in partenza dal porto di Alghero o tramite l’imponente “Escala del Cabirol”, una scalinata formata da circa 660 scalini che dalla cima del promontorio di Capo Caccia portano direttamente alle grotte.
La Grotta Verde
La Grotta Verde, conosciuta anche come Grotta dell’Altare, è situata sul promontorio di Capo Caccia e risale a circa 200 milioni di anni fa.
Sulle pareti della grotta sono presenti stalattiti e stalagmiti alte fino a 12 metri e sul fondale, uno specchio d’acqua riflette la luce ed illumina la grotta di un verde smeraldo.
La grotta ha una notevole importanza archeologica: sono stati rinvenuti infatti manufatti legati al culto funerario e sono presenti dei graffiti antichissimi. È certo infatti che la grotta fosse frequentata già dal Neolitico Antico e nell’era cristiana. Attualmente la grotta è chiusa al pubblico ma può essere visitata da speleosub accompagnati da guide.
La Grotta di Nereo
La Grotta di Nereo con i suoi 300 metri di lunghezza e percorsi e tunnel di circa 500 metri è la grotta sottomarina più grande del Mediterraneo, un è vero e proprio santuario del mare per i subacquei.
Situata esattamente sotto la punta di Capo Caccia, ad una profondità di circa 30 metri, la grotta presenta numerose aperture comunicanti in cui prolifera la vita marina: aragoste, astici, cernie, murene e soprattutto rigogliosi banchi di pregiato corallo rosso, che in questo ambiente incontaminato riesce a crescere indisturbato.
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